Alessandria, 27 maggio 2023.
In un contesto festoso e roboante di musica ad alto volume, si è svolta la terza edizione ALPride.
Le parole d'ordine sono state: "antifa..." e inclusivita'.
Abbiamo notato la presenza di diversi esponenti della politica alessandrina, alcuni dei quali li abbiamo anche intervistati.
Il corteo, estremamente variopinto, ha lanciato numerosi slogan frammisti a famose canzoni che hanno coinvolto tutti i partecipanti e gli spettatori.
Una riflessione immediata è stata quella di osservare moltissime giovani donne e anche molti bambini al seguito.
Questo esprime il senso del cambiamento nella nostra moderna società, così come non abbiamo osservato presenze di partecipanti di altre culture.
Con i suoi eccessi il Pride comincia a esprimere, a nostro parere, anche un superamento di questo "format" che dovrebbe essere arricchito di qualcosa di non solo ludico, ma anche di più impegnato.
Noi avremmo voluto che una partecipazione così intensa fosse dedicata alla difesa di altri diritti: come quelli del lavoro, della giusta retribuzione, della salute, dell'integrità del proprio fisico, della libertà di movimento, ecc., ecc.
Quando vedremo folle altrettanto numerose lottare e manifestare per questi altri diritti, allora potremmo definire la nostra società veramente inclusiva.
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Dopo quello di febbraio è un secondo carnevale allegro, colorato. In quanto alla sua utilità non porta alcun beneficio alle donne, se poi lo scopo principale è ribadire i diritti all'omosessualità e chi toglie loro questo diritto, oggi soprattutto nel mondo dello spettacolo, del giornalismo etc buona parte son tutti omosessuali dichiarati pubblicamente, solo che in queste carnevalesche dimostrazioni è l'uomo si presentata in modo volgare e un pò di dignità al loro essere sarebbe giusto se la dessero. Politicamente la sinistra cavalca questa giostra, non trova più voti dal mondo del lavoro, dalle famiglie quindi questi sono voti ma.... piacerebbe conoscere come la pensano nel loro intimo
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