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Oggi, 3 febbraio 2023, il cielo di Alessandria

Alessandria 03 Febbraio 2023 - via San Giovanni Bosco - Quartiere Pista.


Parlare oggi di Geoingegneria è un TABÙ anzi qualcosa di ancora più grave: quasi una bestemmia.
Mentre fino a pochi decenni fa qualcosa trapelava, perché evidentemente non si erano ancora elaborati i futuri sviluppi di utilizzo geostrategico di questo tipo di intervento manipolatorio.
Ora l'argomento è completamente tutelato e coperto dal segreto militare, tant'è che anche nei motori di ricerca è difficile trovare documentazione che riporti la reale dimensione dell'intervento dell'uomo in questo settore.
Nel frattempo si sono manifestati sempre più spesso eventi meteorologici estremi: bombe d'acqua, trombe d'aria e uragani in zone che erano esenti da sempre, siccità estreme e prolungate.
Al contempo zone da sempre desertiche (Arabia Saudita) stanno conoscendo periodi di forte piovosità e di cambiamento climatico profondo.
In contemporanea si è affacciato all'orizzonte la narrativa sulla problematicità dei cambiamenti climatici, di origine antropica, e quindi la necessità e l'urgenza di una transizione "green"( entro il 2030) con tutte le implicazioni politiche, economiche, sociali planetarie.
Dal punto di vista del dibattito politico ormai si sono formati due schieramenti: c'è chi crede a possibili manipolazioni climatiche, attraverso la Geoingegneria, e viene definito complottista e chi invece è assolutamente contrario.
Insomma sembrerebbe una questione di FEDE come molti degli argomenti che negli ultimi tempi hanno attraversando il dibattito politico, soprattutto nei paesi occidentali:
•pro vax/no vax;
•russofobia/russofilia;
•geoingegneria: Si/No.
Si sono strutturate rigidità mentali e convinzioni di tipo politico/fideistico che non ammettono né il BENEFICIO DEL DUBBIO né la metodologia della ricerca, perché ormai tutto è diventato radicale: O SEI CON ME O SEI CONTRO DI ME!!
Ci si può domandare: a vantaggio di chi operano queste contrapposizioni e queste divisioni?
Gli antichi romani con il motto 'divide et impera' volevano significare che la divisione, la rivalità, la discordia dei popoli soggetti giova solo a chi vuole dominarli.
Dunque questa tecnica socio politica romana potrebbe contribuire a spiegare il perché delle tante divisioni su temi fortemente pregnanti nell'ambito della nostra società.
In ogni caso così non è più possibile procedere: si stanno demolendo tutte le certezze del pensiero illuministico e razionale che ha caratterizzato ed ha accompagnato lo sviluppo e il progresso dell'uomo nei secoli.
Amen

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