Alessandria, 15 aprile 2023 - Piazza don Amilcare Soria.
Nella mattinata di sabato 15 aprile si è svolta un'importante mobilitazione dei sindacati del comparto Sanità e di varie Associazioni per denunciare la sempre più crescente privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.
Tutto ciò però ci ha indotto ad inevitabili riflessioni sul ruolo degli stessi soggetti, oggi mobilitati, nei confronti dei vari Governi che, negli ultimi 10 anni, hanno operato attivamente al depotenziamento e alla distruzione del Servizio Sanitario Universale Italiano.
Oggi, con l'evidente stato pre-comatoso del Servizio, si propongono iniziative e cortei che rischiano di essere tardivi e probabilmente inutili.
Bisognava intervenire nel momento in cui si sono palesati gli intenti distruttivi insiti nell'ideologia liberista, a partire dal governo Renzi e così via fino ad oggi.
Infatti, anche nella manovra finanziaria del governo Meloni, sono sono state riservate delle briciole alla Sanità in continuità con il disinteresse per il settore e con la volontà di depotenziarlo a favore della Sanità Privata e delle Assicurazioni Sanitarie.
Fatta questa doverosa premessa, ci si domanda DOVE ERANO questi soggetti:
*Quando progressivamente a partire dal 2014 e fino ad oggi le varie finanziarie che si sono succedute hanno diminuito le risorse da destinare alla sanità di 37 miliardi;
*Quando dal 2010 al 2019 sono stati chiusi quasi 200 ospedali;
*Quando nello stesso periodo sono diminuiti di circa 37.000 posti letto;
*Quando nell'ultimo decennio nelle strutture ospedaliere sono avvenute a mancare circa 30.000 sanitari tra cui 5000 medici circa;
*Quando la percentuale del PIL italiano per la Sanità Pubblica è esattamente la metà di quella di quasi tutti gli altri paesi d'Europa;
*Quando è stato istituito il numero chiuso a medicina;
*Quando nella redazione del PNRR (250 miliardi circa) è stato riservato SOLO il 9% dell'intero budget alla Sanità mentre, ad esempio, per il GENDER FLUID sono stati riservati il 19% dei miliardi del PNR.[Da notare che una delle ragioni per le quali l'Italia voleva tutti quei miliardi dall'Europa era quella di risanare il Sistema Sanitario Nazionale per le gravi carenze mostrate durante l'emergenza Covid];
*Quando durante la pandemia sono stati calpestati diritti civili molto importanti sia dei pazienti che degli utenti, ma soprattutto dei dipendenti ospedalieri.
La mancanza di lotta nei momenti cruciali sono state deleterie ed ingiustificate e hanno contribuito al progressivo collasso del SSN e posto le premesse per la sua sostituzione con il Servizio Privato.
Curiosamente è stato realizzato lo stesso schema utilizzato per aggredire tutte le norme di tutela del lavoro e di sicurezza sociale con l'approvazione dapprima della legge detta Jobs Act e successivamente con l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Anche in questo caso l'assenza della mobilitazione sociale, dell'impegno di lotta dei sindacati e delle associazioni ha facilitato l'opera politica di cancellazione di importanti diritti sociali, acquisiti attraverso lotte e sacrifici delle generazioni passate, e la loro sostituzione con una regolamentazione del rapporto di lavoro tutto sbilanciata a favore del datore di lavoro.
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