Alessandria, 15 aprile 2023.
Valter, di professione docente, non potendosi permettere di perdere il lavoro e lo stipendio, è stato costretto a farsi iniettare tre dosi di siero.
Nella sua intervista trasmette la drammaticità della condizione di una persona sana che, dopo l'inoculazione, si ritrova improvvisamente colpito da dolori insopportabili e disabilitanti che cambiano profondamente la sua vita e quella della sua famiglia.
Il calvario di Valter non è stato però solo quello fisico, ma anche quello di trovarsi di fronte, soprattutto all'inizio, all'incapacità della medicina di affrontare e comprendere l'immediata gravità della situazione e di individuare le cure migliori e le più adatte al suo caso.
Tutto questo anche per la negazione, da parte dei medici, dell'evidente relazione diretta tra lo scatenamento della patologia e il siero cui era stato sottoposto.
Non c'è stata la volontà di collegare i due eventi [ inoculazione e gravi malori improvvisi] nonostante l'immediatezza della reazione patologica.
Anche nella parte burocratica, per segnalazione e per la richiesta di riconoscimento del danno, Valter si è scontrato con la totale negazione da parte dello Stato di riconoscere gli effetti avversi che lo aveva subito e menomato gravemente.
Ringraziamo Valter per la sua dolorosa testimonianza che ha reso tutti noi più consapevoli di una realtà che molti [ purtroppo anche ora] hanno voluto negare.
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