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LA FACCIA DI BRONZO DI UNA CERTA CLASSE POLITICA ITALIANA

4 maggio 2024

Alessandria 



Con il fiorire della primavera sbocciano anche manifesti elettorali che suscitano, quando va bene, ilarità se non amarezza e disillusione. 
È il caso di un manifesto elettorale per le regionali il cui partito committente invita i futuri elettori ad avere fiducia e a votarlo per ottenere "d'emblée", in un battibaleno, il risanamento della Sanità Pubblica Italiana, disastrata da circa vent'anni di definanziamento e di tagli selvaggi, così come per miracolo. 
Ma quello che è indigeribile per il cittadino comune e che la forza politica, che ha fatto stampare questo manifesto, cerca di far credere di essere estranea a tutto quello che è successo alla nostra rinomata ed efficiente Sanità Pubblica in questi ultimi due decenni. 
In realtà fu proprio la sinistra, sia a livello nazionale che a livello regionale, che ha contribuito in modo decisivo alla “demolizione controllata” del SSN. 
Basti pensare ai governi nazionali Monti, Letta, Renzi , Gentiloni; il governo Conte e il governo del Draghi hanno proseguito allegramente con i tagli feroci (37 mld) a tutto ciò che lo Stato [nella Sanità] aveva costruito dal ministro Anselmi in su.  
In Regione poi non si può dimenticare l'opera demolitoria di Chiamparino, Saitta e Moirano. 
Tutto questo è stato preordinato alla crescita di una Sanità Privata (come è  evidente a tutti) che costringerà i cittadini, quelli che se lo potranno permettere, a contrarre costose assicurazioni sanitarie [sul modello anglosassone] e per gli altri una progressiva rinuncia alla cura della propria salute. 
Insomma questi nostri rappresentanti politici sono riusciti in poco tempo nell'impresa di far retrocedere l'Italia di almeno 50 anni e adesso vogliono farci credere che, proprio loro che hanno creato il problema, sono in grado anche di risolverlo. 
È chiaro che è tutta fuffa, frottole che dureranno il tempo necessario.
Morale: ancora una volta il cittadino viene trattato come un ingenuo (per non dire di peggio), senza memoria e con una incapacità logica di ragionare sulle esperienze passate e assumere le decisioni giuste per il futuro. 

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