Passa ai contenuti principali

La Piscina Comunale: Otto Anni di Degrado e Promesse Non Mantenute

 Alessandria, 5 Luglio 2024 

Di fronte alla ex piscina comunale di Alessandria, oggi simbolo di degrado e abbandono, emergono otto anni di vicissitudini politiche, urbanistiche e gestionali che hanno lasciato questa struttura in un preoccupante stato di incuria. 

L'area della piscina comunale, un tempo centro di aggregazione e svago per i cittadini, si presenta oggi come uno spazio dimenticato. 

Il declino è iniziato alla fine del mandato del sindaco Rossa, nella primavera del 2016, quando dopo una serie di problemi burocratici, la gestione della piscina venne interrotta senza un nuovo gestore pronto a subentrare. 

Con l'arrivo della giunta Cuttica, l'ex assessore e attuale vicesindaco Barosini aveva rassicurato la città annunciando finanziamenti straordinari per riaprire la piscina. 

Tuttavia, nonostante l’impegno finanziario, l'obiettivo non fu raggiunto e la piscina rimase chiusa. 

Da allora, vari tentativi di recupero e gestione della struttura non hanno mai portato a risultati concreti. 

Nel corso degli anni, si è parlato di un accordo con una società spagnola per un project financing che prevedeva il risanamento della piscina con una concessione di 30-45 anni. 

Questo progetto, che doveva vedere la partecipazione del Comune, non si è mai concretizzato. 

Recentemente, un politico locale ha dichiarato che il progetto originario stava ancora procedendo, con previsioni di avvio dei lavori a metà del 2024 e conclusione nel 2026. 

Il progetto di riqualificazione, delineato in un articolo del 30 novembre 2023, prevede una spesa di 15,5 milioni di euro per la realizzazione di due piscine da 25 metri, piccole palestre, aree coperte, servizi vari, idromassaggi e solarium. 

Tuttavia, a oggi, questo ambizioso piano rimane solo un progetto su carta, con la città di Alessandria che affronta l'ottava stagione consecutiva senza poter usufruire della propria piscina comunale. 

La situazione della piscina comunale di Alessandria è un esempio lampante di come l’inefficienza burocratica e le promesse non mantenute possano influire negativamente su una comunità. 

Mentre i cittadini attendono con impazienza una soluzione definitiva, il degrado della struttura continua a riflettersi sul contesto urbano circostante, contribuendo a un senso di abbandono e sfiducia. 

Resta da vedere se i prossimi mesi porteranno finalmente all'inizio dei tanto attesi lavori di ristrutturazione o se la piscina comunale continuerà a essere un monumento all'inefficacia amministrativa. 

È evidente come questa situazione sottolinei l'incapacità politica di risolvere problemi concreti e la marcata distanza che chi ci governa ha dai problemi reali dei cittadini.

Video 



Commenti

Post popolari in questo blog

VILLAGGIO "SHANGHAI": UN VIAGGIO ALL' INFERNO

  17 febbraio 2024 Alessandria, via Martiri della Benedicta n. 37 - quartiere Cristo (Villaggio Shanghai). In una tragica periferia, che ha segnato la storia degli anni 50 di Alessandria, si sta consumando silenziosamente una situazione di degenerazione sociale, umana e culturale che ha prodotto sacche di povertà ed indifferenza inimmaginabili solo qualche anno fa. Si tratta di alcune palazzine del “villaggio profughi” completamente abbandonate dal punto di vista della manutenzione di base della salvaguardia di quel decoro urbano che è un prerequisito ad una vita sociale dignitosa e ordinata.  Allacciamenti di rete elettrica abusivi, scardinamento di porte, rimozioni di contatori del gas, perdita e riflussi maleodoranti di fogna che hanno invaso locali, cantine e seminterrati rendendoli inagibili, insalubri e pericolosi.  Le esalazioni fognarie, la fatiscenza, il degrado tratteggiano un contesto sociale che non ha nulla di dignitoso e che sembra precipitare in un buco nero senza fondo

Un "villaggio preistorico" alle porte della città (parte seconda)

 23 marzo 2024 Alessandria, Viale Teresa Michel. Sono tornati. Anzi non se ne sono mai andati. Le abitazioni primordiali, che avevamo individuato qualche mese fa nella boscaglia antistante il parcheggio camper di Viale Teresa Michel, si sono  incrementate e costituiscono ormai un presidio di riserva per coloro che sono senza un riparo. È spiacevole constatare la riduzione della vita umana ad una condizione selvatica e di mera sopravvivenza. Già più volte noi avevamo segnalato, in vari contesti e luoghi della città, la presenza, sempre in aumento, di situazioni di precarietà abitativa e di sussistenza umana. Noi non siamo tra quelli che traggono vantaggio e campano su situazioni di povertà sociale come queste, ma ci limitiamo solo a segnalare affinché si recida alla radice il fenomeno della continua immigrazione incontrollata verso il nostro paese. Video  

"LE NORME VANNO FATTE RISPETTARE AI NEMICI, PER GLI AMICI VANNO INVECE INTERPRETATE…"😂😂

  7 ottobre 2023 Alessandria, via San Giovanni Bosco. Nella settimana appena trascorsa abbiamo assistito a un dibattito in Consiglio Comunale per la richiesta della revoca di concessione dell'edificio ex-Guala all'associazione Welcome ODV (Casa delle donne). La questione sollevata riguardava l'inadempienza al rispetto dello specifico regolamento comunale che prevede che le associazioni "riconosciute" e beneficiate dal comune siano aperte a tutti i cittadini di Alessandria. L'opposizione, di centrodestra, ne ha chiesto la revoca, ma la Giunta comunale ha respinto la richiesta con motivazioni, a nostro avviso, discutibili e arbitrarie. Invocare lo stato di emergenza per giustificare la concessione di un edificio ci sembra assolutamente improprio e per certi versi pretestuoso. Poi bypassare la discussione di merito sul mancato rispetto del regolamento indica una volontà politica ben precisa a favore del collettivo LGBTQ+ e indirettamente avallare l'illegittim