ALESSANDRIA - 28/06/2024
In occasione dell'apertura della mostra intitolata "Dolore Vulvare" presso i locali dell'associazione Cultura e Sviluppo, abbiamo incontrato una giovane dottoressa in sessuologia.
Attraverso la sua spiegazione sulle finalità dell'evento e la visita di diversi oggetti in esposizione, tra cui una singolare rappresentazione scultorea di una "vagina chiodata", abbiamo potuto [anche noi, maschi eterosessuali], capire e comprendere il dolore pelvico di cui soffrono molte donne afflitte da vulvodinia.
Nel corso dell'intervista alla sessuologa, sembra emergere una novità assoluta e sorprendente: "anche gli uomini [in quanto persone] possono avere la vulva" o meglio possono soffrire degli stessi sintomi patologici.
Incuriositi, abbiamo cercato di indagare su quale sia la condizione di sofferenza che distingue l'uomo dalla donna, scoprendo che [da un certo punto di vista] 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗯𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗺𝗮 𝗯𝗲𝗻𝘀i' "𝘂𝗻 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝘀𝗶".
[E qui fa capolino tutta la questione riferibile alle opzioni binarie di
maschio /femmina.
Infatti si percepisce come questa iniziativa culturale si fonda e presuppone la visione della controversa teoria detta delle identità “non-binaria” cioè che l'identità genere va ben oltre le opzioni binarie di m/f: “𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻-𝗯𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗲”].
Attratti dall’argomento abbiamo deciso di indagare sul significato di questa affermazione, ricevendo risposte che hanno lasciato la questione apertissima.
Al termine dell'intervista, siamo poi stati avvicinati delle organizzatrici che hanno messo in discussione la modalità, il contenuto e la conduzione della nostra intervista osservando che "i giornalisti di solito concordano preventivamente le domande".
Dal nostro punto di vista abbiamo fatto presente, congedandoci, che il ruolo del giornalista non è quello di un mero addetto stampa.
La conclusione di questa vicenda ci ha lasciato perplessi e amareggiati e rimandiamo ai lettori una valutazione sugli avvenimenti.
Pubblichiamo il video rispettando la volontà dell’intervistata di rimanere anonima .
Video
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