9 febbraio 2021
Alessandria, Viale Milite Ignoto - piazzale giostre.
Questa mattina siamo stati ospitati cordialmente nell'abitazione / roulotte del sig. Franchini Sergio, un cognome e una famiglia che ha segnato la storia della categoria dei lavoratori cosiddetti degli "spettacoli viaggianti" ovvero artisti, come si definiscono loro stessi, che hanno dato tanto alla giovinezza e alla serenità di tutti ( chi non ha nostalgici ricordi legati ai famosi "baracconi" in Alessandria?).
L'epidemia che ha colpito il Mondo, quella del covid-19, ha creato numerose vittime anche dal punto di vista economico e ha colpito soprattutto certe categorie di lavoro, a volte non menzionate e non oggetto della giusta attenzione e delle ricompense - ristori economici - stabiliti dal Governo.
In questo caso parliamo della categoria dei lavoratori degli spettacoli viaggianti, da tutti conosciuto come giostrai, questi stanno vivendo una situazione drammatica perché il fermo delle loro attività, da quasi un anno, si traduce in assoluta mancanza di risorse per la loro sopravvivenza.
Categorie con una dignità e un amor proprio che non viene mai descritto ed esposto come invece in altre occasioni viene fatto per altri settori lavorativi.
Non chiedono la pura sussistenza chiedono solo la possibilità di vivere del loro lavoro così come altre categorie pesantemente colpite dai lockdown e dalle chiusure.
La dignità dell'uomo ci ha colpito perché ha espresso molto umanamente le sue paure, quelle dei suoi colleghi e amici e dell'intera categoria.
A questo punto ci rivolgiamo a chi in qualche modo può attenuare le inevitabili spese sostenute anche solo per la sosta dei mezzi e la permanenza nel piazzale perché tutto questo, insieme a uno sblocco e un'apertura delle attività, può costituire l'unica ancora di sopravvivenza dell'intera categoria di questi lavoratori.
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Una categoria di lavoratori "invisibili" che non hanno ricevuto né attenzioni né rimborsi da uno Stato che continua ad ignorarli
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